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giovedì, Novembre 21, 2024

TAMPONI: 25 euro addebitati in busta paga…

Tamponi: 25 euro addebitati in busta paga. La notizia sa dell'incredibile, da lunedì chi non ha il Green Pass entra con il tampone.

Tamponi: 25 euro addebitati in busta paga. La notizia sa dell’incredibile, da lunedì chi non ha il Green Pass entra con il tampone. Costa venticinque euro, che verranno addebitati “nella paga mensile“. Il cartello è apparso nella bacheca aziendale della Suba Seeds Co., impresa romagnola di Longiano, in provincia di Forlì-Cesena.

Un avviso che fa infuriare i sindacati: “Questo è il Far west che si sta creando nelle aziende, ad oggi non c’è alcuna norma che autorizzi i datori di lavoro a prendere provvedimenti su questioni di salute pubblica”.

Qualcuno potrebbe obiettare “è una fake?“, no a promuovere la notizia il quotidiano La Repubblica. Dobbiamo ridere, dobbiamo piangere? Soprattutto una domanda viene spontanea: “Cosa ci aspetta in autunno?” Di sicuro una caterba di fesserie che giornaliermente propongono gi “esperti“.

Ad elencarle ci vorrebbe una giornata intera e le pubblicheremo prima o poi, la ricerca sarà affannosa. Quella più stramba riguarda i giovani e i giovanissimi. All’inizio della Pandemia erano in pratica asettici al Covid-19, oggi i più pericolosi.

Ma veniamo all’ultimo dibattito “terza dose si, terza dose no“. C’è chi parla di pericolosità, chi del solito dolorino al braccio che, ad ogni buon conto ritorna. La cosa davvero ridicola è imporre la terza dose a chi non darebbe problemi mentre sono ancora milioni gli italiani non vaccinati.

A guardare le notizie i ricoverati sono quasi sempre i non vaccinati, sui decessi non si sa. Si parla di tre anni ancora di allerta Covid-19, almeno altri tre richiami. Allora come mai la cosiddette varianti possono comunque attecchire su soggetti vaccinati, ci dicono piccole verità o mezze bugie?

Fatto sta che ogni giorno la quantità di sciocchezze superare abbondantemente il limite di sopportazione e la notizia di apertura è inquietante. Venticinque euro per un tampone detratti dalla busta paga.

Ma i trentotto miliardi di euro destinati alla sanità dal Recovery fund a cosa servono se non a garantire l’emergenza e pagare tamponi e vaccini? Altri tre anni di emergenza e, se non è uno scherzo, sarà davvero difficile continuare ad avere pazienza, almeno per quelli che rispettano le regole.

di Luigi Eucalipto

Tamponi: 25 euro addebitati in busta paga. La notizia sa dell’incredibile, da lunedì chi non ha il Green Pass entra con il tampone. Costa venticinque euro, che verranno addebitati “nella paga mensile“. Il cartello è apparso nella bacheca aziendale della Suba Seeds Co., impresa romagnola di Longiano, in provincia di Forlì-Cesena.

Un avviso che fa infuriare i sindacati: “Questo è il Far west che si sta creando nelle aziende, ad oggi non c’è alcuna norma che autorizzi i datori di lavoro a prendere provvedimenti su questioni di salute pubblica”.

Qualcuno potrebbe obiettare “è una fake?“, no a promuovere la notizia il quotidiano La Repubblica. Dobbiamo ridere, dobbiamo piangere? Soprattutto una domanda viene spontanea: “Cosa ci aspetta in autunno?” Di sicuro una caterba di fesserie che giornaliermente propongono gi “esperti“.

Ad elencarle ci vorrebbe una giornata intera e le pubblicheremo prima o poi, la ricerca sarà affannosa. Quella più stramba riguarda i giovani e i giovanissimi. All’inizio della Pandemia erano in pratica asettici al Covid-19, oggi i più pericolosi.

Ma veniamo all’ultimo dibattito “terza dose si, terza dose no“. C’è chi parla di pericolosità, chi del solito dolorino al braccio che, ad ogni buon conto ritorna. La cosa davvero ridicola è imporre la terza dose a chi non darebbe problemi mentre sono ancora milioni gli italiani non vaccinati.

A guardare le notizie i ricoverati sono quasi sempre i non vaccinati, sui decessi non si sa. Si parla di tre anni ancora di allerta Covid-19, almeno altri tre richiami. Allora come mai la cosiddette varianti possono comunque attecchire su soggetti vaccinati, ci dicono piccole verità o mezze bugie?

Fatto sta che ogni giorno la quantità di sciocchezze superare abbondantemente il limite di sopportazione e la notizia di apertura è inquietante. Venticinque euro per un tampone detratti dalla busta paga.

Ma i trentotto miliardi di euro destinati alla sanità dal Recovery fund a cosa servono se non a garantire l’emergenza e pagare tamponi e vaccini? Altri tre anni di emergenza e, se non è uno scherzo, sarà davvero difficile continuare ad avere pazienza, almeno per quelli che rispettano le regole.

di Luigi Eucalipto

© Riproduzione riservata

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