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mercoledì, Ottobre 30, 2024

SICUREZZA STRADALE: In città non c’è.

Sicurezza stradale: Un post, un'esperienza di un cittadino come noi, come altri, che poteva diventare un dramma.

Sicurezza stradale: Un post, un’esperienza di un cittadino come noi, come altri, che poteva diventare un dramma.

Sicurezza stradale nella città di Casoria sembra essere un miraggio. Semafori assenti o quasi, strisce pedonali cancellate dal tempo, dissuasori inesistenti, parcheggio selvaggio, strade con buche e voragini. In questa giungla ci muoviamo e in questo inferno rischiamo ogni giorno di essere investiti, noi, i nostri anziani, i nostri ragazzi.

Parlare di sorveglianza diretta degli agenti della polizia municipale non è il caso, non c’è la possibilità di assumere e ce ne vorrebbe tanti. La videosorveglianza non esiste o se c’è non riesce a sopperire alle esigenze territoriali.

Spesso le videocamere tecnologicamente non sono a fibra, di conseguenza non adeguate. Un tempo la Centrale di videosorveglianza dell’a P.M. era sincronizzata con la sede della Compagnia dei carabinieri in via Pio XII.

Ritornando ai giorni nostri, accade che qualcuno si ritrovi a vivere una brutta esperienza, come questa che ho letto in fb, un post:

Govedì 3 febbraio in Via P. di Piemonte, ore 20.45, ho rischiato la mia vita. Rischiato e se non era perché ho capito che la colpa non era di chi era alla guida.

Sono riuscito ad alzare la mano velocemente per attirare l’attenzione di chi guidava. il tutto è avvenuto in Via Principe di Piemonte dalle parti del negozio di giocattoli Ciader. Il vero problema è che le strisce pedonali non si vedono, ripetono, non di vedono.

Anzi, in tutta la Via Principe di Piemonte non si vedono, ripeto ancora, non di vedono. Prima che ci scappi il morto, sarebbe il caso di provvedere, grazie“.
Cosa dire, soprattutto cosa fare, in questa città dove una disattenzione provoca danni ad un auto costosissimi? Si rischia spesso di essere investiti, come nel racconto. Le buche, le voragini, i marciapiedi a volte spaventosi, rischiosi, sono disseminati dappertutto.

Noi cittadini di Casoria siamo spaventati dai rischi ma anche e soprattutto dall’indifferenza di chi immagina che amministrare una comunità significhi soprattutto evitare i suoi problemi, figuriamoci le soluzioni agli stessi.

Unica cosa positiva che il racconto significa che al nostro amico di fb non è accaduto nulla di grave. Altre volte no, sono stati gli altri a raccontare le storie perché il malcapitato non è stato fortunato. Non dovrebbe accadere, mai più.

di Antonio Sollo

Sicurezza stradale: Un post, un’esperienza di un cittadino come noi, come altri, che poteva diventare un dramma.

Sicurezza stradale nella città di Casoria sembra essere un miraggio. Semafori assenti o quasi, strisce pedonali cancellate dal tempo, dissuasori inesistenti, parcheggio selvaggio, strade con buche e voragini. In questa giungla ci muoviamo e in questo inferno rischiamo ogni giorno di essere investiti, noi, i nostri anziani, i nostri ragazzi.

Parlare di sorveglianza diretta degli agenti della polizia municipale non è il caso, non c’è la possibilità di assumere e ce ne vorrebbe tanti. La videosorveglianza non esiste o se c’è non riesce a sopperire alle esigenze territoriali.

Spesso le videocamere tecnologicamente non sono a fibra, di conseguenza non adeguate. Un tempo la Centrale di videosorveglianza dell’a P.M. era sincronizzata con la sede della Compagnia dei carabinieri in via Pio XII.

Ritornando ai giorni nostri, accade che qualcuno si ritrovi a vivere una brutta esperienza, come questa che ho letto in fb, un post:

Govedì 3 febbraio in Via P. di Piemonte, ore 20.45, ho rischiato la mia vita. Rischiato e se non era perché ho capito che la colpa non era di chi era alla guida.

Sono riuscito ad alzare la mano velocemente per attirare l’attenzione di chi guidava. il tutto è avvenuto in Via Principe di Piemonte dalle parti del negozio di giocattoli Ciader. Il vero problema è che le strisce pedonali non si vedono, ripetono, non di vedono.

Anzi, in tutta la Via Principe di Piemonte non si vedono, ripeto ancora, non di vedono. Prima che ci scappi il morto, sarebbe il caso di provvedere, grazie“.
Cosa dire, soprattutto cosa fare, in questa città dove una disattenzione provoca danni ad un auto costosissimi? Si rischia spesso di essere investiti, come nel racconto. Le buche, le voragini, i marciapiedi a volte spaventosi, rischiosi, sono disseminati dappertutto.

Noi cittadini di Casoria siamo spaventati dai rischi ma anche e soprattutto dall’indifferenza di chi immagina che amministrare una comunità significhi soprattutto evitare i suoi problemi, figuriamoci le soluzioni agli stessi.

Unica cosa positiva che il racconto significa che al nostro amico di fb non è accaduto nulla di grave. Altre volte no, sono stati gli altri a raccontare le storie perché il malcapitato non è stato fortunato. Non dovrebbe accadere, mai più.

di Antonio Sollo

© Riproduzione riservata

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