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venerdì, Ottobre 18, 2024

GREEN PASS: Rimandato a settembre.

Green Pass, ieri primo settembre 2021, la Lega di Salvini ha votato contro l’obbligo certificato verde. Chiaramente la cosa non è passata inosservata, ha scatenato un putiferio.

Green Pass, ieri primo settembre 2021, la Lega di Salvini ha votato contro l’obbligo del certificato verde. Chiaramente la cosa non è passata inosservata, ha scatenato un putiferio. Enrico Letta, segretario del PD, ha cominciato il karma della presenza anomala della Lega al Governo. La decisione di rendere obbligatorio il Green Pass è di Mario Draghi e quello che è avvenuto nella Commissione affari sociali qualche motivo di preoccupazione lo solleva, soprattutto per la tenuta in futuro della maggioranza.

Intanto  le proteste previste con l’occupazione delle stazioni sono fallite, i No-vax e i No-pass hanno pensato bene di non alimentare la tensione. Ieri è stato anche il giorno della riapertura delle delle scuole. Dobbiamo dire che già dai primi vagiti la nuova disposizione ha creato disagi, l’esempio di prima è uno dei tanti.

Il presidente nazionale dei Dirigenti scolastici propone un esempio: “Un docente arriva a scuola, il responsabile gli chiede di esibire  il Green Pass, lui si rifiuta. A quel punto il Dirigente ha l’obbligo di  convocare una supplenza, il supplente chiede, a giusta ragione per quanti giorni? Risposta: ” Non lo so”.

Fortunatamente la riapertura della scuola non coincide con l’inizio delle attività didattiche, un paio di settimane sono sufficienti per aggiustare i punti critici. Tanti piccoli aspetti di questa contraddizione scateneranno una serie di contenziosi inutili. I lavoratori della scuola, docenti e personale ATA, hanno l’obbligo di esibire il Green Pass all’entrata a lavoro, fin qui nessun problema vale per tutto il pubblico impiego.

Fatto sta che il giorno successivo, tutto il personale della scuola dovrà esibire di nuovo il Green Pass all’ingresso al lavoro, la domanda viene spontanea, perché? Perché il Green Pass se esibito viola la privacy. Il Governo Draghi ha stabilito l’obbligo di possesso per il pubblico impiego del green Pass ma è possibile che a complicare le cose sia una cosa così assurda come la legge sulla privacy?

Non si potrebbe ricevere un elenco dei vaccinati dalla Asl di competenza? Siamo agli inizi di settembre, tra quindici giorni arriveranno gli alunni, speriamo bene… Intanto a due docenti del Curie-Levi, Istituto superiore di Torino, ieri, è stato negato l’ingresso perché sprovvisti del Green pass. I due hanno esibiti un certificato medico ritenuto non valido dalla scuola.

Il primo, Giuseppe Pantaleo ha denunciato ai carabinieri il Dirigente scolastico per abuso d’ufficio. Lo stesso ha precisato: “Non sono un No Vax né un negazionista – precisa Pantaleo – ma, essendomi informato, ho dubbi, obiezioni su questo vaccino. E non mi sono vaccinato per mie patologie pregresse“.

Alisa Matizen attivista del movimento Pas (Priorità alla scuola), da parte sua, non ha denunciato l’accaduto. Tra quindici giorni  comincia la scuola per gli alunni di ogni ordine e grado.  Due anni sono andati a carte e quarantotto per gli studenti, non vengano a parlare più di didattica a distanza, è stato un fallimento totale. 

Il primo anno giustificato sicuramente dalla contingenza del Lockdown, il secondo ha visto i ragazzi studiare a casa, poco e male. Il contatto educativo docente-studente è fondamentale, forse più della materia stessa e in questi due anni non c’è stato. A scuola si poteva scegliere se essere presenti o meno e molti genitori hanno richiesto la Dad avendo paura della frequenza a scuola, con tutte le norme di prevenzione rispettate.

Chiaramente i ragazzi erano liberi di pomeriggio o di sera di frequentare i luoghi di incontro, Piazze o altro, spesso le immagini televisive della Movida sono state eloquenti. La confusione regna sovrana, la scuola deve essere comunque salvaguardata, difesa, ad ogni costo. L’’istruzione è una priorità, si pongono le basi per una futura classe dirigente e la Scuola da Play station davvero è una cosa da scongiurare.

di Luigi Eucalipto

Green Pass, ieri primo settembre 2021, la Lega di Salvini ha votato contro l’obbligo del certificato verde. Chiaramente la cosa non è passata inosservata, ha scatenato un putiferio. Enrico Letta, segretario del PD, ha cominciato il karma della presenza anomala della Lega al Governo. La decisione di rendere obbligatorio il Green Pass è di Mario Draghi e quello che è avvenuto nella Commissione affari sociali qualche motivo di preoccupazione lo solleva, soprattutto per la tenuta in futuro della maggioranza.

Intanto  le proteste previste con l’occupazione delle stazioni sono fallite, i No-vax e i No-pass hanno pensato bene di non alimentare la tensione. Ieri è stato anche il giorno della riapertura delle delle scuole. Dobbiamo dire che già dai primi vagiti la nuova disposizione ha creato disagi, l’esempio di prima è uno dei tanti.

Il presidente nazionale dei Dirigenti scolastici propone un esempio: “Un docente arriva a scuola, il responsabile gli chiede di esibire  il Green Pass, lui si rifiuta. A quel punto il Dirigente ha l’obbligo di  convocare una supplenza, il supplente chiede, a giusta ragione per quanti giorni? Risposta: ” Non lo so”.

Fortunatamente la riapertura della scuola non coincide con l’inizio delle attività didattiche, un paio di settimane sono sufficienti per aggiustare i punti critici. Tanti piccoli aspetti di questa contraddizione scateneranno una serie di contenziosi inutili. I lavoratori della scuola, docenti e personale ATA, hanno l’obbligo di esibire il Green Pass all’entrata a lavoro, fin qui nessun problema vale per tutto il pubblico impiego.

Fatto sta che il giorno successivo, tutto il personale della scuola dovrà esibire di nuovo il Green Pass all’ingresso al lavoro, la domanda viene spontanea, perché? Perché il Green Pass se esibito viola la privacy. Il Governo Draghi ha stabilito l’obbligo di possesso per il pubblico impiego del green Pass ma è possibile che a complicare le cose sia una cosa così assurda come la legge sulla privacy?

Non si potrebbe ricevere un elenco dei vaccinati dalla Asl di competenza? Siamo agli inizi di settembre, tra quindici giorni arriveranno gli alunni, speriamo bene… Intanto a due docenti del Curie-Levi, Istituto superiore di Torino, ieri, è stato negato l’ingresso perché sprovvisti del Green pass. I due hanno esibiti un certificato medico ritenuto non valido dalla scuola.

Il primo, Giuseppe Pantaleo ha denunciato ai carabinieri il Dirigente scolastico per abuso d’ufficio. Lo stesso ha precisato: “Non sono un No Vax né un negazionista – precisa Pantaleo – ma, essendomi informato, ho dubbi, obiezioni su questo vaccino. E non mi sono vaccinato per mie patologie pregresse“.

Alisa Matizen attivista del movimento Pas (Priorità alla scuola), da parte sua, non ha denunciato l’accaduto. Tra quindici giorni  comincia la scuola per gli alunni di ogni ordine e grado.  Due anni sono andati a carte e quarantotto per gli studenti, non vengano a parlare più di didattica a distanza, è stato un fallimento totale. 

Il primo anno giustificato sicuramente dalla contingenza del Lockdown, il secondo ha visto i ragazzi studiare a casa, poco e male. Il contatto educativo docente-studente è fondamentale, forse più della materia stessa e in questi due anni non c’è stato. A scuola si poteva scegliere se essere presenti o meno e molti genitori hanno richiesto la Dad avendo paura della frequenza a scuola, con tutte le norme di prevenzione rispettate.

Chiaramente i ragazzi erano liberi di pomeriggio o di sera di frequentare i luoghi di incontro, Piazze o altro, spesso le immagini televisive della Movida sono state eloquenti. La confusione regna sovrana, la scuola deve essere comunque salvaguardata, difesa, ad ogni costo. L’’istruzione è una priorità, si pongono le basi per una futura classe dirigente e la Scuola da Play station davvero è una cosa da scongiurare.

di Luigi Eucalipto

© Riproduzione riservata

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