Elezioni politiche del 25 settembre 2022, nasce il terzo polo. Correrà in competi tra il centro-destra, il M5S e il centro-sinistra.
Italia Viva e Azione correranno insieme alle elezioni del 25 settembre. Il simbolo sarà unico, con un due simboli insieme. Nel contrassegno il nome del leader Calenda è indicativo, come il richiamo alla famiglia europea di “Renew Europe” di Emanuel Macron. “Saremo uniti per conquistare i voti dei moderati contro i populismi“.
Questa la prima frase dopo l’annuncio della nascita dell’alleanza. Saranno divisi in parti uguali o collegi alla camera e al senato. Sarà complicato vincere nei collegi dell’uninominale perché sarà in competizione con i candidati del centro-destra, del centro-sinistra e del M5S. Alla competizione tra liste, superato sicuramente lo sbarramento del 3%, la lista “Italia Viva-Azione“, potrà dividere proporzionalmente i seggi con le altre liste, in base ai voti conquistati.
Intanto il centrodestra cerca di rafforzare la parte moderata della coalizione. Fitto, Lupi, Brugnaro, Cesa e Toti, hanno assemblato un simbolo unico: “Noi moderati“. Berlusconi e Salvini sulla Flax-Tax, danno i numeri: 17% o 22%, il problema è sempre lo stesso: “I soldi da dove uscirai prenderanno no?” .
Giorgia Meloni intanto continuo nella sua mission di rappresentare la leadership della coalizione. Ha iniziato, la leader di Fratelli d’Italia, un’operazione di restyling internazionale, con videoconferenza inglese, francese e spagnolo. Certo se Silvio Berlusconi, stamattina dice: “Se vinceremo, presidenzialismo, Mattarella si dimette e di vota”, certo non aiuterà il centro-destra a catturare il voto moderato.
Il M5S di Giuseppe Conte tenta il “tutto per tutto”. Per riconquistare i voti rispetterá il vincolo di mandato delle due elezioni. Beppe Grillo, scomparsi dalla circolazione dopo il fattaccio dei figlio, torna a Roma per aiutare il suo movimento. Incassa intanto Grillo la durissima critica di Alessandro Di Battista, in un video dall’auto l’ex grillino spara a zero sul fondatore del movimento, salvando solo Conte, definito un galantuomo.
Alle elezioni del 2018 il partito di Grillo raggiunse il 33% dei consensi. Il 25 di settembre sarà un miracolo la doppia cifra del 10%. Intanto Enrico Letta presenta il simbolo di “Democratici e progressisti”, il PD, Articolo 1 e socialisti e Demos. Alleato di “+ Europa” e della bicicletta “Rosso-Verde”, di Bonelli e Fratoianni, porta a casa in tutto ad oggi meno del 30% dei voti.
Davvero pochi per competere con il centro-destra, ad oggi, intorno al 48%. Oggi si depositano i simboli e sicuramente ci ritroveremo altre entità dallo zero virgola. Il tempo non è galantuomo in politica, in mese non è poco ma nemmeno tanto. i numeri dei vari sondaggi riguardano il 40% degli elettori che sembra aver già deciso. Non si arriverà al 100% e nemmeno il 90% e l’80% degli avente diritto.
Nella migliore delle ipotesi si arriverà al 70% e saranno determinanti questo elettori per attenuare la vittoria del centro-destra. La speranza è che chiunque vincerà eliminerà “definitivamente” questa legge elettorale, per riparlare di nuovo di rappresentanza democratica in Italia.
di gianni bianco