21.8 C
Napoli
martedì, Ottobre 15, 2024

BOLOGNA: Espulso l’imam per motivi di sicurezza.

Il ministro dell’Interno Piantedosi ha firmato un decreto di allontanamento dal territorio nazionale per motivi di sicurezza, Zulfiqar Khan che rivendica il sostegno ad “Hamas”.

l’Imam di origine pakistana della moschea di Bologna, Zulfiqar Khan, è stato espulso dal nostro paese per motivi di sicurezza. Il suo difensore Francesco Murru ha parlato del “ritorno a uno stato di polizia e al perseguimento dei reati di opinione”. A firmare il decreto di espulsione, il ministro dell’Interno Piantedosi. Zulfiqar Khan ha manifestato una visione integralista del concetto di “jihad”, esaltando il martirio e l’operato dei mujahidin nel conflitto israeliano-palestinese, schierato a sostegno di Hamas.

A giugno Zulfiqar Khan aveva denunciato per diffamazione il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alessandro Morelli e il console onorario di Israele Marco Carrai. Si legge nel provvedimento: “è emerso all’attenzione sotto il profilo della sicurezza dello Stato dall’autunno 2023 per il suo crescente fanatismo ideologico e per la sua propensione verso posizioni radicali di matrice islamica, connotate da un forte risentimento antioccidentale e antisemita e da una retorica omofoba e antifemminista”.

L’imam viene indicato socialmente pericoloso per aver espresso delle opinioni personali in relazione al conflitto israelo-palestinese. E’ accusato per aver utilizzato parole discriminatorie nei confronti degli omosessuali e delle donne nel corso dei suoi sermoni in italiano. In un suo sermone ha esortato i fedeli musulmani a combattere la pretesa dello Stato di imporre il pagamento dei tributi in quanto le risorse devono rimanere nella comunità musulmana.

In un incontro in un centro di Bologna avrebbe definito l’omosessualità “una malattia da curare” che ogni musulmano ha il diritto di contrastare “per evitare conseguenze catastrofiche quali addirittura l’estinzione stessa del genere umano“. Un altro suo illustre collega, l’imam di Birmingam in Inghilterra, insegna ai suoi fedeli come lapidare una donna. L’inasprimento delle azioni del governo “laburista” contro episodi come questi sono la prova che oramai in tutta Europa cresce un sentimento di sofferenza contro questi casi di fanatismo. 

Qualcuno crede che l”atto del ministro Piantedosi, sia una richiesta avanzata da Matteo Salvini, addirittura una ritorsione ai danni di Zulfiquar Khan. “Finalmente lo abbiamo rispedito a casa“, così Matteo Salvini ha commentato l’espulsione dell’imam della moschea di Bologna da parte del Viminale. Quello della radicalizzazione di una parte degli imam e dei loro seguaci, è un problema da non sottovalutare.

L’Islam moderato, da tutti accettato e rispettato in Europa e in occidente, è la prima vittima di questi esaltati che credono di trovare terreno fertile disagio sociale dei giovani di origine araba e asiatica di religione musulmana. I primi passi compiuti i Europa ne sono la testimonianza, ci auguriamo che si continui così, per difendere tutti, soprattutto la “libertà“, parola sacra che nella maggio parte dei paese musulmani, rappresenta davvero un miraggio. La religione, in generale è una componente fondamentale tra le comunità, tutte, come le società che l’ospitano.

Il fanatismo di qualsiasi natura va combattuto e l’espulsione dell’imam Zulfiqar Khan credo sia una cosa sacrosanta come l’idea che questa guerra tra Israele e i gruppi di Hamas e Hezbollah debba necessariamente terminare. Il terrorismo trova terreno fertile soprattutto nella vendetta e sono già tanti gli orfani che un giorno potrebbero radicalizzarsi ed essere arruolati nel partito di dio o Allah, come più ci aggrada.

gianni bianco

Il ministro dell’Interno Piantedosi ha firmato un decreto di allontanamento dal territorio nazionale per motivi di sicurezza, Zulfiqar Khan che rivendica il sostegno ad “Hamas”.

l’Imam di origine pakistana della moschea di Bologna, Zulfiqar Khan, è stato espulso dal nostro paese per motivi di sicurezza. Il suo difensore Francesco Murru ha parlato del “ritorno a uno stato di polizia e al perseguimento dei reati di opinione”. A firmare il decreto di espulsione, il ministro dell’Interno Piantedosi. Zulfiqar Khan ha manifestato una visione integralista del concetto di “jihad”, esaltando il martirio e l’operato dei mujahidin nel conflitto israeliano-palestinese, schierato a sostegno di Hamas.

A giugno Zulfiqar Khan aveva denunciato per diffamazione il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alessandro Morelli e il console onorario di Israele Marco Carrai. Si legge nel provvedimento: “è emerso all’attenzione sotto il profilo della sicurezza dello Stato dall’autunno 2023 per il suo crescente fanatismo ideologico e per la sua propensione verso posizioni radicali di matrice islamica, connotate da un forte risentimento antioccidentale e antisemita e da una retorica omofoba e antifemminista”.

L’imam viene indicato socialmente pericoloso per aver espresso delle opinioni personali in relazione al conflitto israelo-palestinese. E’ accusato per aver utilizzato parole discriminatorie nei confronti degli omosessuali e delle donne nel corso dei suoi sermoni in italiano. In un suo sermone ha esortato i fedeli musulmani a combattere la pretesa dello Stato di imporre il pagamento dei tributi in quanto le risorse devono rimanere nella comunità musulmana.

In un incontro in un centro di Bologna avrebbe definito l’omosessualità “una malattia da curare” che ogni musulmano ha il diritto di contrastare “per evitare conseguenze catastrofiche quali addirittura l’estinzione stessa del genere umano“. Un altro suo illustre collega, l’imam di Birmingam in Inghilterra, insegna ai suoi fedeli come lapidare una donna. L’inasprimento delle azioni del governo “laburista” contro episodi come questi sono la prova che oramai in tutta Europa cresce un sentimento di sofferenza contro questi casi di fanatismo. 

Qualcuno crede che l”atto del ministro Piantedosi, sia una richiesta avanzata da Matteo Salvini, addirittura una ritorsione ai danni di Zulfiquar Khan. “Finalmente lo abbiamo rispedito a casa“, così Matteo Salvini ha commentato l’espulsione dell’imam della moschea di Bologna da parte del Viminale. Quello della radicalizzazione di una parte degli imam e dei loro seguaci, è un problema da non sottovalutare.

L’Islam moderato, da tutti accettato e rispettato in Europa e in occidente, è la prima vittima di questi esaltati che credono di trovare terreno fertile disagio sociale dei giovani di origine araba e asiatica di religione musulmana. I primi passi compiuti i Europa ne sono la testimonianza, ci auguriamo che si continui così, per difendere tutti, soprattutto la “libertà“, parola sacra che nella maggio parte dei paese musulmani, rappresenta davvero un miraggio. La religione, in generale è una componente fondamentale tra le comunità, tutte, come le società che l’ospitano.

Il fanatismo di qualsiasi natura va combattuto e l’espulsione dell’imam Zulfiqar Khan credo sia una cosa sacrosanta come l’idea che questa guerra tra Israele e i gruppi di Hamas e Hezbollah debba necessariamente terminare. Il terrorismo trova terreno fertile soprattutto nella vendetta e sono già tanti gli orfani che un giorno potrebbero radicalizzarsi ed essere arruolati nel partito di dio o Allah, come più ci aggrada.

gianni bianco

© Riproduzione riservata

LEGGI ANCHE

- Advertisement -spot_img